Piedi nella sabbia.

Il solo sentire la sabbia a contatto con la pelle nuda dei piedi è un respiro ghiacciato. Una boccata di serenità che solo lo sguardo rivolto verso il mare può dare.

Il mare è musa di tante menti. Mi piace pensare che mentre io sono seduta qui a guardare l’orizzonte, c’è qualcuno che dall’altra parte che guarda l’orizzonte rivolto verso di me. Potrei quasi parlarti.

Anzi, parlo proprio a te. Qual è il motivo per cui sei lì? Tristezza, spensieratezza, smaltisci una sbornia? Vorrei farti arrivare le mie parole attraverso le onde.

Non c’è cosa più bella del rumore dell’acqua, le onde sono il battito cardiaco irregolare e ciclico del mare. Se ti è mai capitato di addormentarti a riva te ne sarai accorto. Ho conosciuto grazie ai piedi nella sabbia un sacco di persone, sentito storie di vita, scelte prese in quel preciso istante. Mette in ordine le idee quel suono. Ma il momento più bello per essere davanti a quella distesa infinita è con il buio, sdraiarsi ed avere affianco l’immensità del mare, e sopra quella del cielo. Ti senti così piccolo tra i due colossi. Come da piccolo, quando cammini tra mamma e papà.

È il momento in cui ti apri verso chi hai affianco, lo rende più facile. È una sensazione che auguro a chiunque. È il regalo perfetto da fare a sé stessi.

Siediti e ascoltati.

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